DAVID RIONDINO proposta spettacoli

Quante storie!

di e con Vauro Senesi e David Riondino

vignette di Vauro Senesi

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Ogni incontro è una storia. Ogni luogo ha una storia. L’esperienza è il luogo delle storie. L’incontro è la loro narrazione.

Le storie si possono raccontare con le parole scritte o dette a voce, con segni e disegni, con immagini ferme o in movimento, con le note musicali.

In questo monologo Vauro ripercorre, trasformandole in un unico grande racconto, alcune delle  storie che ha vissuto.

Ne nasce un ritratto articolato della nostra Storia recente, passata ed attuale. Un ritratto del nostro paese e del mondo intero, che permette di rileggere le figure del potere.

Lo sviluppo non è cronologico, segue piuttosto i grandi temi che sono il fulcro dello scorrere della Storia e delle vite che vi sono immerse: diritti, culture, barbarie, guerra, pace, potenti, prepotenti, rabbia, tenerezza, egoismo, solidarietà, politica e rivolta; un viaggio, il cui instancabile motore è fatto di passione e curiosità.

Il mondo non finirà mai finché qualcuno lo racconta.

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QUANTE STORIE!

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QUANTE STORIE!

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QUANTE STORIE!

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QUANTE STORIE!

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DAVID RIONDINO e FLAVIO OREGLIO
in Cabaret Concerto

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Musica e parole.

Un binomio semplice ma dalle potenzialità infinite.

Musica e parole per raccontare … musica e parole per sorridere… musica e parole al servizio di due voci narranti frutto di stili completamente diversi ma perfettamente assonanti.

Flavio Oreglio e David Rondino realizzano un “incontro a due col libero pensiero” e utilizzando i linguaggi della canzone d’autore, della poesia e del monologo.

Si parla di storia e di memoria, delle relazioni con gli altri e di politica, di piccoli e normali fatti quotidiani e dei grandi temi della cultura e della tradizione. Lo spettacolo è il frutto dei discorsi incrociati di due artigiani del linguaggio, che manipolando abilmente l’elemento duttile della parola – profondo e leggero al tempo stesso – lo modellano di volta in volta nelle forme del monologo e della canzone, mostrando sempre tra le righe un gioco fatto di pensieri obliqui, nascosti, e continuamente in equilibrio tra la rabbia e il sorriso.

Un vero concerto che sposa il teatro di parola, un incontro per sorridere pensando.

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