Lo stallo
Testo di Sandro Luporini
con David Riondino
Chiara Riondino voce
Luca Ravagni sax e piano
Franco Fabbrini basso e contrabbasso
Diego Perugini chitarre
Lo Stallo, il nuovo spettacolo teatrale di Sandro Luporini, pittore e scrittore viareggino che è stato per oltre trent’anni coautore di Giorgio Gaber e che con lui ha inventato il Teatro Canzone.
Lo spettacolo, un’alternanza di canzoni e monologhi nella tradizione del Teatro Canzone, è interpretato da David Riondino, che firma anche la regia, e dalla sorella, Chiara Riondino, cantante dalla voce profonda, potente e straordinariamente espressiva. Con loro sul palco, il polistrumentista Luca Ravagni, già musicista per Giorgio Gaber, Franco Fabbrini al basso e contrabbasso e Diego Perugini alle chitarre.
Lo Stallo, il cui titolo allude a quella particolare conclusione del gioco degli scacchi in cui «la partita non ha vincitori né vinti, è immobile, eternamente sospesa», è il racconto di un uomo che si sente incapace di un gesto qualsiasi che possa ridare un senso al mondo e alla vita.
David e Chiara Riondino, tra serie riflessioni e momenti comici, ci accompagnano in un viaggio nel nostro presente, nelle nostre nevrosi, negli aspetti più intimi della vita. La difficoltà di amare, la questione femminile, la mancanza di slanci vitali, la sessualità, la solitudine, la vecchiaia, il dilagare assurdo e irrazionale della violenza, la morte – sono tutti temi che Luporini, con il suo testo, ci costringe ad affrontare, con analisi spietate e l’intelligente leggerezza dell’ironia.
E così, se all’inizio dello spettacolo ci si chiede se «il buio che vedo e che forse c’è / non è nel mio tempo ma è dentro di me», alla fine si ammette che, seppure messi costantemente alla prova dalla complessità dell’esistenza, c’è ancora qualcosa che possiamo fare, qualcosa che dipende soltanto da noi.
È per dirci questo che, dopo quattordici anni di silenzio, Sandro Luporini, all’età di 87 anni, è tornato a scrivere per il teatro. Per raccontarci, con l’autoironia e la profondità che per oltre trent’anni hanno emozionato il pubblico italiano, di sé e di noi.
DAVID RIONDINO e FLAVIO OREGLIO
in Cabaret Concerto
continua a leggere Musica e parole. Un binomio semplice ma dalle potenzialità infinite. Musica e parole per raccontare … musica e parole per sorridere… musica e parole al servizio di due voci narranti frutto di stili completamente diversi ma perfettamente assonanti. Flavio Oreglio e David Rondino realizzano un “incontro a due col libero pensiero” e utilizzando i linguaggi della canzone d’autore, della poesia e del monologo. Si parla di storia e di memoria, delle relazioni con gli altri e di politica, di piccoli e normali fatti quotidiani e dei grandi temi della cultura e della tradizione. Lo spettacolo è il frutto dei discorsi incrociati di due artigiani del linguaggio, che manipolando abilmente l’elemento duttile della parola – profondo e leggero al tempo stesso – lo modellano di volta in volta nelle forme del monologo e della canzone, mostrando sempre tra le righe un gioco fatto di pensieri obliqui, nascosti, e continuamente in equilibrio tra la rabbia e il sorriso. Un vero concerto che sposa il teatro di parola, un incontro per sorridere pensando. chiudi lettura